Sorgente carsica di “Su Gologone”, “Valle di Lanaitho”, villaggio nuragico di “Sedda Sos Carros” con pranzo dai pastori.
Dopo aver raggiunto Su Gologone, si dedicano alcuni minuti per conoscere e ammirare la sorgente carsica più importante dell’isola, dalla quale, acque limpidissime, sgorgano da un orrido profondo più di cento metri, con una portata minima di trecento litri al secondo nel periodo di magra, aumentando viceversa a dismisura in occasione di piogge abbondanti. La sorgente è la valvola di sfogo di un ricco sistema carsico, non del tutto esplorato, esistente all’interno del Supramonte.
Fatta questa visita, si prosegue poi in direzione della valle di Lanaitho, ricca di flora endemica, di grotte, villaggi nuragici e ovili dei pastori, dove non sono improbabili incontri con animali selvatici quali mufloni, cinghiali, poiane e aquile reali. La valle è una delle più famose per la storia della Sardegna, in quanto, tra i tantissimi siti archeologici che custodisce, annovera la famosa grotta Corbeddu dove sono state rinvenute ossa umane risalenti al Paleolitico Superiore (13.500 anni a.C.).
Attraversata Lanaitho si raggiunge il villaggio di “Sedda Sos Carros”, un importante insediamento nuragico, all’interno del quale, è stata rinvenuta una fonte sacra di forma circolare con nove teste di ariete scolpite sulla pietra, unica nel suo genere in tutto il bacino del Mediterraneo.
Con una breve passeggiata si raggiunge quindi la grotta di “Sa Ohe”, dall’interno della quale, in caso di piogge abbondanti, sgorga impetuoso un fiume sotterraneo preceduto da un rombo assordante, “la voce” appunto, come se volesse avvisare gli abitanti della zona dell’imminente inondazione. Da qui si raggiungono i vicini ovili dei pastori che si affaccendano per preparare un ottimo pranzo a base di salumi, formaggi, ricotta e arrosti di salsicce e porcetto. Vino cannonau e digestivo inebrieranno tutti nel ricordo di una giornata unica ed indimenticabile.
Nel primo pomeriggio, si riparte in fuoristrada e si rientra al punto di partenza.
Scheda tecnica:
- Orario di partenza: ore 9.00
- Durata escursione: intera giornata
- Tipo di escursione: archeologica – botanica – naturalistica
- Difficoltà: bassa
Escursione molto leggera, suggestiva e singolare per il suo aspetto archeologico – botanico – naturalistico, con paesaggi che spaziano decine di chilometri.
È consigliata a persone amanti della montagna ma non abituate ai trekking molto lunghi. Ci si sposta in fuoristrada e si fanno soste per visite e spiegazioni con brevi tratti a piedi.
È consigliato avere pantaloni lunghi e scarpe comode. In giornate molto calde è bene portare un berrettino o una bandana e chi volesse riportare a casa un ottimo ricordo della giornata, è consigliata la macchina fotografica e/o i binocoli.
Si consiglia di non avventurarsi da soli, non superare la guida, seguire sempre il sentiero e non affacciarsi nei dirupi, non rovinare le piante strappando rametti o foglie e non disturbare gli animali della zona. Inoltre per una buona riuscita dell’escursione è bene informare gli autisti, gli accompagnatori o le guide su qualsiasi problema di salute.
Ringraziandovi fin d’ora della collaborazione, e garantendovi la massima disponibilità e professionalità, Vi aspettiamo in Barbagia alla scoperta di un mondo unico e affascinante.
Escursione al paese di Orgosolo, i murales e il Supramonte con il pranzo dai pastori.
Giunti al paese di Orgosolo, si prosegue a piedi per le vie del Centro Storico per ammirare i “murales”, i dipinti realizzati nelle pareti esterne delle case per manifestare il proprio disappunto contro le imposizioni dello Stato Centrale.
Fatta questa visita e spiegate le motivazioni che hanno spinto gli Orgolesi a realizzare questi bellissimi disegni, si procede in fuoristrada fino a raggiungere foresta Montes, uno dei boschi più belli, incantevoli e misteriosi di macchia mediterranea. Si percorre una strada sterrata che passa sotto un fittissimo bosco di lecci e ginepri secolari, ricca di animali allo stato brado come capre, pecore e maiali, fino ad arrivare a Monte Novo S. Giovanni. Questo è un particolarissimo tacco in calcare, singolare e solitario che raggiunge i 1316m d’altezza da dove si dominano tutte le montagne della Barbagia spaziando dal Supramonte di Urzulei a quello di Baunei, da quello di Dorgali a quello di Oliena, fino alle vette più alte del Gennargentu.
Proseguendo all’interno della montagna, dopo aver fatto una piccola sosta in prossimità di uno dei lecci più grandi della zona, scavato dagli agenti atmosferici e utilizzato dai pastori come rifugio per animali, si arriva a Su Vadu ‘e S’Enis, suggestiva località dove è ancora possibile visitare i famosi “pinnettos”, le tipiche capanne fatte di pietra e ricoperte con tronchi e frasche di ginepro. Qui i pastori prepareranno per noi un abbondantissimo quanto gustosissimo pranzo a base di prodotti locali sapientemente preparati a mano secondo antiche ricette come salumi, formaggi, ricotta, arrosti di carne, pane carasau, verdura, frutta, acqua, caffè e digestivo, il tutto accompagnato dal famoso vino cannonau.
Finito il pranzo, nel primo pomeriggio risaliremo in fuoristrada e superando boschi, foreste, ovili, guadi e piccoli torrenti che circondano Monte Novo S. Giovanni ritorneremo al punto i partenza.
Scheda tecnica:
- Orario di partenza: ore 9.00
- Durata escursione: intera giornata
- Tipo di escursione: paesaggistica – botanica – naturalistica
- Difficoltà: bassa
Escursione leggera, suggestiva e singolare per il suo aspetto botanico – naturalistico, con paesaggi che spaziano decine di chilometri. È consigliata a persone amanti della montagna non abituate ai trekking molto lunghi.
Viene proposta a persone o gruppi che non hanno mai fatto un’escursione, a gruppi di anziani e/o bambini, oppure a gruppi organizzati. Ci si sposta sempre in fuoristrada fermandosi per le visite e le spiegazioni, e si cammina poco a piedi.
È consigliato avere pantaloni lunghi e scarpe robuste e comode. In giornate molto calde è bene portare un berrettino o una bandana e chi volesse riportare a casa un ottimo ricordo della giornata, è consigliato portare la macchina fotografica e/o i binocoli.
Si consiglia di non avventurarsi da soli, non superare la guida, seguire sempre il sentiero e non affacciarsi mai nei dirupi, non rovinare le piante strappando rametti o foglie e non disturbare gli animali della zona. Inoltre per una buona riuscita dell’escursione, prima della partenza è bene informare gli autisti, gli accompagnatori o le guide su qualsiasi problema di salute.
Ringraziandovi fin d’ora della collaborazione e garantendovi la massima disponibilità e professionalità, vii aspettiamo in Barbagia alla scoperta di un mondo unico e affascinante.